Hemidactylus turcicus
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Ciattua, Scurpiùn, Scurpiunàssu
L’Emidattilo o Geco Verrucoso ( Hemidactylus turcicus ) è un piccolo sauro dall’aspetto inconfondibile, che raramente supera i 10 cm di lunghezza.
Il corpo sottile ospita sul dorso e sulla coda numerosi tubercoli prominenti, mentre le zampe sono munite di caratteristiche lamelle cornee divise a metà, che non raggiungono la punta delle dita come avviene nel Geco Comune ( Tarentola mauritanica ).
Il dorso è generalmente di un tenue rosa pallido, punteggiato da macchie scure disposte in modo irregolare, mentre il ventre ne è privo, risultando chiaro e traslucido.
I giovani spesso presentano bande scure sulla coda.
Gli occhi, grandi e privi di palpebre mobili, facilitano la visione notturna, caratteristica utile per la vita crepuscolare e notturna.
Agile e rapido nello spostarsi sia sulle superfici verticali sia sui soffitti, sfrutta le proprietà adesive delle sue zampe per accedere agli angoli più inaccessibili delle abitazioni e degli ambienti naturali.
La specie è originaria delle fasce costiere del Mar Mediterraneo, comprendendo Europa meridionale, Africa settentrionale e Asia sudoccidentale.
Introdotto accidentalmente in alcune aree dell’America Settentrionale (USA, in particolare stati del Golfo del Messico), si è lì ben adattato.
In Liguria, e nella provincia di Savona, il Geco Verrucoso è presente ma generalmente poco comune.
Popola soprattutto le zone litoranee, non superando solitamente i 100 m di altitudine, ed è assente nelle aree interne oltre lo spartiacque tirrenico.
Predilige i muri a secco, le rocce, vecchie costruzioni, falesie e grotte situate nelle zone più calde e soleggiate della costa.
Non è raro osservare questo geco vicino agli insediamenti umani, dove caccia insetti attirati dalla luce artificiale.
L’habitat ideale comprende fessure, anfratti e rifugi che sfrutta durante il giorno per nascondersi dai predatori e dagli sbalzi termici.
Specie notturna e crepuscolare, l’Emidattilo mostra una notevole agilità e rapidità nei movimenti, caratteristiche che lo rendono un efficiente predatore e un eccellente arrampicatore.
Durante le ore diurne si rifugia in anfratti ben protetti, attivandosi al tramonto e nelle ore notturne per la caccia.
I maschi adulti possono essere territoriali ed emettono richiami lamentosi per difendere l’area di competenza.
Il periodo riproduttivo va da marzo a luglio; ogni femmina depone una o due uova per volta, per due o tre volte l’anno, scegliendo luoghi nascosti e protetti.
I piccoli nascono completamente autosufficienti.
Il Geco Verrucoso è principalmente insettivoro, cacciando una vasta gamma di prede notturne.
Studi su popolazioni introdotte negli USA hanno evidenziato una certa differenziazione tra i sessi nella scelta del cibo: le femmine preferiscono animali legati al suolo, come Aracnidi e Isopodi, mentre i maschi predano più spesso insetti volatori (Ortotteri, Lepidotteri, Omotteri).
La dieta varia in funzione dell’età e delle dimensioni dell’individuo: gli adulti si nutrono di prede più grandi, mentre i giovani si concentrano su organismi più piccoli.
Tra i principali predatori compaiono serpenti, rapaci notturni e diurni, ricci (Erinaceus europaeus) e altri piccoli mammiferi.
Pur essendo discretamente abile nell’evitare i pericoli, la mortalità può essere alta tra i giovani.
In caso di minaccia, il Geco Verrucoso mette in atto l’autotomia caudale: con una contrazione muscolare si distacca un tratto della coda, che continua a muoversi per confondere il predatore e assicurare la fuga al sauro.
La rigenerazione della coda richiede alcune settimane e il nuovo tratto risulta generalmente più tozzo e di colore uniforme, privo delle tipiche bande scure osservabili negli esemplari giovani.