(Triturus carnifex - Laurenti 1768)
NOMI STRANIERI E DIALETTALI
Inglese: Italian Crested Newt
Francese: Triton crêté italien
Tedesco: Alpen-Kammmolch, Italienischer Kammmolch
Spagnolo: Tritón crestado italiano
Portoghese: Tritão-de-crista-italiano
Dialettali: Pesicu-Can, Pescekan, Labrena, Grìgoa d'aegua, Sgrigua d'ègua.
DISTRIBUZIONE
Questo anfibio vive quasi esclusivamente nell'Italia peninsulare, pur essendo sporadicamente presente in Austria, Slovenia, Croazia, Svizzera meridionale e Baviera.
In provincia di Savona è molto raro, difatti si conoscono solo due siti (sul Monte Beigua) dove la presenza è stata accertata.
HABITAT
Il Tritone Crestato Italiano abita torbiere, stagni e grandi abbeveratoi purché con acqua profonda ed abbondante vegetazione acquatica, in zone di pianura e collinari.
DESCRIZIONE
Si tratta di uno tra i più grandi tritoni europei; le femmine adulte possono raggiungere i 18 cm di lunghezza mentre i maschi sono solitamente più piccoli.
Corpo gracile ed allungato, con quattro arti ed una coda appiattita lateralmente e provvista di lamina natatoria. La colorazione del dorso è bruno nerastra e, nelle femmine e negli individui subadulti, è sempre presente una striscia vertebrale solitamente gialla. Ventre giallastro od arancione con grandi macchie scure. Gola marezzata di verde scuro e bianco.
I maschi, durante il periodo degli amori, sviluppano una splendida cresta dentellata dorsale ed hanno fianchi e coda con riflessi madreperlacei.
ABITUDINI
Triturus carnifex è acquatico solo nel periodo riproduttivo, che va da aprile a giugno; durante questo periodo il maschio corteggia la femmina con i movimenti ritmati della coda e feconda le uova attraverso la spermatofora, che la femmina raccoglie con la cloaca. Quest ultima depone le uova singolarmente, attaccandole alla vegetazione dello stagno. La schiusa avviene dopo 20 giorni e le larve assomigliano già molto ai genitori, fatta eccezione per le grandi branchie ramificate temporanee.
Fuori dal periodo della fregola i tritoni vivono non molto lontano dai siti riproduttivi sotto sassi, tronchi marcescenti, muretti, cavità naturali ed addirittura in grotte da dove escono soltanto per andare a caccia di prede, durante la notte od in giornate molto umide o piovose.
Sverna solitamente tra dicembre e febbraio in cavità naturali.
ALIMENTAZIONE
Molto vorace, preda quasi tutti gli invertebrati che trova negli stagni; inoltre non disdegna i giovani tritoni, anche se della sua stessa specie.
PERICOLI
Gli adulti e le larve sono predati principalmente dai colubridi del genere Natrix (Natrix natrix, Natrix maura, Natrix tessellata), ma anche da uccelli acquatici vari quali aironi, nitticore, cicogne, cormorani ecc. e da pesci di acque dolci quali luccio, siluro, trota e simili.
I giovani e le larve sono predati anche da insetti acquatici del genere Notonecta e da altri tritoni e rane verdi.
PARTICOLARITÀ
Il tritone è uno degli anfibi il cui genoma è di dimensione maggiore di quello dei mammiferi (e dell'uomo in particolare, superando di cinque volte il numero di coppie di basi azotate di DNA).
(Speleomantes strinatii - Aellen, 1958)
NOMI STRANIERI E DIALETTALI
Inglese: Strinati's Cave Salamander
Francese: Spélerpès de Strinati
DESCRIZIONE
Il geotritone è un anfibio urodelo molto particolare; infatti non possiede polmoni, respira solo attraverso la cute e la mucosa buccofaringea e si nutre catturando prede mediante l'estroflessione della lingua peduncolata. Le sue dimensioni vanno dai 7 ai 13 cm compresa la coda; il ventre è grigio scuro, il dorso varia dal marrone al grigio con macchie ocra. Può essere facilmente riconosciuto per le zampe parzialmente palmate, con dita corte e smussate...
Fondata il 13 dicembre 2007, l'Associazione Praugrande è sorta dall'esperienza di un gruppo di cittadini di Pompeiana che nel 2003 si sono costituiti come Comitato con lo scopo di contrastare il progetto di realizzazione di una discarica alle spalle del paese. Tale ipotesi è tuttora prevista dal Piano Provinciale dei rifiuti della Provincia di Imperia, nonostante l'area indicata da questo Piano sia in parte sovrapposta ad un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e quindi tutelato dalle leggi nazionali e regionali che hanno recepito una direttiva dell'Unione Europea volta alla tutela della biodiversità e dell'ambiente.